Andrea Ravizza

Suoni, idee e incontri: un viaggio tra composizione e sperimentazione musicale

per grande orchestra. Basato sulle fotografie: FIND A WAY OR MAKE ONE, dal progetto artistico di Anastasia Mityukova.

La composizione

Eisblumen, della durata di circa 13 minuti e 30 secondi, trae la sua profonda ispirazione dal progetto artistico di Anastasia Mityukova intitolato "FIND A WAY OR MAKE ONE". Questo progetto multidisciplinare si addentra nella controversa storia di Robert Peary, l'esploratore che nel 1909 dichiarò di aver raggiunto il Polo Nord, un'impresa successivamente smentita da scoperte scientifiche che ne provarono la menzogna. Peary, infatti, manipolò i suoi diari, aggiungendo dati meteorologici e inventando fatti, e negli ultimi giorni del suo viaggio scelse di proseguire con un equipaggio che non era in grado di leggere bussole o mappe, facilitando così la "falsificazione" delle sue posizioni.

Il lavoro di Mityukova reinterpreta questo racconto attraverso l'uso di materiali trovati – vecchie foto, webcam, libri, diari, polaroid e, in particolare, il ghiaccio – per creare una propria "versione del viaggio". Il suo intento è quello di mettere in discussione la visione stereotipata dell'Artico e le tipologie di immagini che definiscono l'identità di un paesaggio. Tra le sue immagini evocative figurano telecamere di sorveglianza nelle montagne svizzere che richiamano condizioni artiche, polaroid modificate per mostrare costellazioni dal Polo Nord, archivi fotografici manipolati, un igloo costruito su un campo da tennis e rappresentazioni dell'aurora boreale ottenute da macchie chimiche su polaroid.

Il titolo stesso del pezzo, "Eisblumen" (fiori di ghiaccio), evoca immediatamente la fragilità, la bellezza effimera e la natura transitoria del ghiaccio. L'intento del compositore è di esplorare "atmosfere, suoni, soundscapes e colori che si 'sciolgono' e 'liquefanno'". Questa poetica si lega strettamente ai temi del ghiaccio e della sua mutevolezza, presenti nel progetto di Mityukova, ma anche alla narrazione ingannevole di Peary e alla percezione ambigua di un paesaggio tanto affascinante quanto inafferrabile.

Organico Orchestrale

L'orchestra include flauti (con ottavino), oboi (con corno inglese), clarinetti in Sib (con clarinetto basso), fagotti (con controfagotto), 4 corni con varie sordine, 2 trombe e 3 tromboni (con sordine cup, harmon e straight), timpani, una ricca sezione di percussioni (piatti sospesi suonati con feltro, spazzole o bacchette, crotali, xilofono, vibrafono suonato con bacchette morbide, dure e arco), e una sezione d'archi consistente (minimo 8 primi violini, 6 secondi violini, 5 viole, 5 violoncelli e 3 contrabbassi).

Tecniche

Microtonalità e Trilli: L'uso di quarti di tono e trilli di semitono introduce una sottile instabilità e una "sfocatura" delle altezze, evocando il luccichio del ghiaccio o percezioni indistinte.

Sordine e Suoni Stoppati:Le indicazioni "sord." (con sordina) e "gest." (suono stoppato per i corni) permettono di ottenere sonorità ovattate, distanti o metalliche, che possono richiamare la vastità e il silenzio del paesaggio artico.

Tecniche Estese: Il "Flatterzunge" (flutter-tongue) produce un suono vibrante e aspro, mentre i "blares" indicano un suono forte e metallico. Queste tecniche aggiungono varietà timbrica, suggerendo sia la fragilità che la potenza degli elementi naturali.

Note Casuali e Spaziate: Vengono impiegate note brevi in ordine casuale (da 1 a 4 note al secondo) per creare texture dense o frammentate, e "note più o meno equamente spaziate" (non troppo precisamente) entro un dato lasso di tempo, contribuendo a un senso di indefinitezza.

Glissandi e Dissolvenze: Questi elementi sono cruciali per evocare lo scioglimento:

Glissandi Multipli a Destinazione Arbitraria: Ogni singolo strumentista a corda è chiamato a scivolare verso una destinazione arbitraria all'interno di un intervallo specificato. Questo crea un "alone" sonoro o una vera e propria dissoluzione delle altezze discrete.
Glissandi Multipli Lenti e Divergenti: Gli archi partono all'unisono con un tremolo-armonico e poi allargano gradualmente le dita in un glissando lento e continuo, con velocità e limiti arbitrari ma all'interno di un intervallo indicato. Questa tecnica rappresenta vividamente la liquefazione e la frammentazione progressiva.

Dinamiche Non Lineari: Il brano include "crescendo molto non lineari" in cui la maggior parte dell'aumento dinamico è concentrata nella parte finale della figura. Questo crea una tensione crescente e improvvisi momenti di rottura o di piena espansione sonora.

In sintesi, "Eisblumen" di Andrea Ravizza si configura come un'opera che traduce l'ispirazione visiva e concettuale del progetto "Find A Way Or Make One" in un linguaggio musicale ricco di sfumature. Attraverso tecniche orchestrali innovative, il pezzo evoca magistralmente l'immagine del ghiaccio che si dissolve, le percezioni ambigue e le continue trasformazioni sonore che riflettono la fragilità, la bellezza e la mutevolezza dei paesaggi polari, e forse, la stessa fluidità della verità.

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