I colori di α (The colours of alpha)
per orchestra sinfonica (2015)
La nascita di I colori di α scaturisce dal profondo fascino del suono orchestrale e dall'intenso desiderio del compositore di creare qualcosa di nuovo e inedito. Questo percorso di ricerca ha portato Ravizza a studiare e trarre ispirazione da opere di importanti compositori contemporanei
Al centro della composizione si trova "α", un materiale sonoro primordiale generato da principi numerici, originato da intervalli di seconda minore e quarta eccedente, poi rivoltati in settima maggiore per conferire una sonorità più ricca e "orchestrale". L'obiettivo principale del pezzo è esplorare le molteplici "colori" e sfaccettature di questo materiale attraverso una meticolosa elaborazione armonica, melodica e ritmica.
Il brano si sviluppa attraverso sei sezioni principali (a, b, c, d, e, f), le cui durate sono determinate da proporzioni numeriche derivate da "α":- Sezione a: Un inizio deciso e violento, in cui "α" è presentato in forma completa e in fortissimo, con ondate di accordi che si alternano a brevi frasi melodiche.
- Sezione b: Predomina l'aspetto ritmico, con ostinati omoritmici che mettono in dialogo diverse cellule musicali, anticipando atmosfere rarefatte.
- Sezione c: Frammenti di "α" vengono esposti in un contesto molto dilatato, dove lunghe glissate degli archi evidenziano sottili differenze armoniche e timbriche.
- Sezione d: Ritorno di forza e incisività ritmica, con percussioni derivate da sequenze numeriche e gli altri strumenti che presentano le note e gli accordi di "α" in nuove disposizioni e nelle sue forme rivoltate.
- Sezione e: Riprende l'atmosfera sognante e rarefatta della sezione "c", con brevi increspature che ne interrompono la quiete.
- Sezione f: Una ricapitolazione enfatica, un ritorno alla forza iniziale che riassume i "colori" esplorati nel brano, culminando nell'affermazione potente di "α".
La composizione è il risultato di una costante interazione tra un approccio basato su regole numeriche e l'intuizione estetica: le elaborazioni numeriche hanno fornito una ricca risorsa per la fantasia e la ricerca di nuove sonorità, ma è stata sempre la sensibilità dell'orecchio e il gusto personale del compositore a guidare le scelte finali.
Instrumentation:
3 flutes (III + piccolo)
2 oboes
english horn
2 clarinets (in Bb and A, II + Eb)
bass clarinet
2 bassoons
contrabassoon
4 F. horns, with mutes
3 C trumpets, with mutes
3 trombones, with mutes (III bass trombone)
tuba
timpani + 4 pecussionists
strings